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10 La leggenda del capitano
Alessandro Del Piero nasce il 9 novembre 1974 a Conegliano Veneto (TV). Figlio della media borghesia veneta, è sempre stato molto legato alla madre Bruna, casalinga molto attenta all'andamento della casa e affettuosamente in buoni rapporti col padre elettricista, purtroppo scomparso negli anni in cui il figlio Alessandro raggiungeva l'apice della sua carriera.
Sul piano del talento, come per tutti i grandi campioni le evidenti doti innate si sono manifestate da subito. Già giovanissimo quando calciava il pallone si potevano ammirare la classe, l'eleganza e quel modo imperturbabile ma ingannevole di affrontare i campi da gioco. Chi lo conosce, sa bene che dietro quell'apparente freddezza (la stessa che gli ha permesso di realizzare i suoi magnifici gol "alla Del Piero"), si nasconde una grande sensibilità umana e una rigorosa correttezza (è uno dei calciatori più rispettosi che si conoscano). La prima squadra che lo accoglie nelle sue fila è quella del suo paese, il San Vendemiano, per poi passare ad una categoria più alta con il Conegliano. Subito viene utilizzato come rapace realizzatore di gol; la madre avrebbe preferito che il piccolo Alex giocasse in porta, dove era meno facile farsi del male. Fortunatamente il fratello Stefano fece notare all'insistente madre che "forse" stava meglio lì davanti, in attacco...
Anche i commissari tecnici della Nazionale italiana, prima Zoff e poi Trapattoni, l'hanno sempre tenuto in considerazione. Purtroppo, nella stagione 2000/2001 (quella dello scudetto alla Roma dopo un testa a testa fino alla fine con la Juve), Alex si infortuna ancora e resta stando fuori un mese.Sono in molti a darlo per finito ma dopo la morte del padre Gino, "Pinturicchio" compie al suo ritorno una autentica prodezza a Bari e da qui inizia, in modo significativo, la sua nuova vita.Il campionato 2001/2002 si apre con un Del Piero in grande forma che in mancanza di Zidane (trasferito al Real Madrid) si rinnova leader indiscusso della Juventus che conta sulle sue magie per vincere tutto. Giocatore di grande talento, fantasioso e magistrale nelle punizioni, Del Piero è un grande professionista che possiede doti caratteriali non consuete, che lo hanno aiutato a non perdere la testa nei momenti di esaltazione e a reagire alle difficoltà, sia sportive che personali.Per il campionato italiano 2005, sebbene il finale sia stato segnato da attriti tra il fuoriclasse e il tecnico Fabio Capello, Alessandro Del Piero è risultato essere il giocatore più decisivo (per i gol segnati) per la conquista del 28esimo scudetto juventino. Anche nella nuova stagione 2005/2006 Mister Capello non si fa problemi a tenere Alex in panchina; nonostante ciò, in occasione della partita di coppa Italia Juventus-Fiorentina(4-1), Alex Del Piero segna 3 gol, raggiungendo l'incredibile record di 185 reti in bianconero: supera Giampiero Boniperti e diventa il miglior marcatore di sempre, nella gloriosa storia della Juventus. Ai mondiali di Germania 2006 Del Piero realizza un sogno: in semifinale contro la Germania segna il gol del 2-0 all'ultimo secondo dei tempi supplementari; scende in campo poi alla fine di Italia-Francia; calcia e segna uno dei rigori che coroneranno l'Italia campione del mondo per la quarta volta nella sua storia.Tornato in Serie A nel 2007 con la Juventus, il 22 ottobre dello stesso anno diventa papà: la moglie Sonia dà alla luce il primogenito Tobias. La seconda figlia, Dorotea, arriva nel maggio del 2009. Alla fine del mese di aprile 2012 pubblica il libro "Giochiamo ancora". Alla fine del campionato sembra intenzionato a terminare la sua carriera e appendere le scarpe al chiodo, ma nel mese di settembre 2012 decide di continuare a calcare i campi di gioco, ma dall'altra parte del globo: dopo 19 anni con la Juventus la sua nuova squadra è quella del Sidney, in Australia, dove ad attenderlo c'è la maglia numero 10. la sua lettera d'addio ai tifosi
13-05-2012 DI PIU’, NIENTE
Più di 8 scudetti. Più di una promozione dalla serie B Più di una Coppa Italia (e speriamo due) Più di 4 supercoppe italiane Più di una Champions League Più di una Supercoppa europea Più di una Coppa Intercontinentale Più del gol alla Fiorentina Più di un gol alla Del Piero Più del gol a Tokyo Più delle mie lacrime Più del gol a Bari Più di un gol al volo di tacco nel derby Più di un gol per l’Avvocato Più della linguaccia contro l’Inter Più dell’assist a David Più del gol numero 187 Più del gol alla Germania Più di Berlino Più del gol al Frosinone Più del titolo di capocannoniere in B Più del titolo di capocannoniere in A Più della standing ovation al Bernabeu Più di 704 partite con la stessa maglia Più di 289 gol Più di una punizione che vuol dire Scudetto Più del gol all’Atalanta Più di ogni record Più della maglia numero 10 con il nome Del Piero Più della fascia di capitano
Più di tutto… C’è quello che mi avete regalato in questi 19 anni.
Sono felice che abbiate sorriso, esultato, pianto, cantato, urlato per me e con me. Per me nessun colore avrà tinte più forti del bianco e nero. Avete realizzato il mio sogno. Più di ogni altra cosa, oggi riesco soltanto a dirvi: GRAZIE. Sempre al vostro fianco... |
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